mercoledì 28 maggio 2014

PRIMAVERA SCRAP 2014

Lavoretti creativi primavera 2014

TEMPO D'INVITI E BIGLIETTI D'AUGURI: 

PORTA CONFETTI

timbri, inchiostri, fustelle, nastrini, perline , tanta pazienza e fantasia!
comunione bimba: porta confetti: particolare del fiore.


Porta confetti , retro.
INVITO PER PRIMA COMUNIONE BIMBA
7
COMUNIONE BIMBA:
Scritta e simbolo in rilievo dorato.
invito prima comunione 
colorato con gli inchiostri
particolare della bimba.

Inviti Prima Comunione 
per un bimbo che ha scelto come colore l'ARANCIO.
Invito con simbolo in rilievo dorato;
con scritta in rilievo bianco.




sabato 25 maggio 2013

Bigliettino per Cresima

Salve!!!

E' da un pò che non entravo nel blog, sono stata impegnata con veri lavoretti x prima comunione/bigliettini augurali, etc.

A questo proposito, volevo mostrarvi una piccola immagine realizzata per un bigliettino d'auguri per una ragazza che riceverà il sacramento della Confermazione (o Santa Cresima).

L'immagine della colomba (simbolo dello Spirito Santo ) è stata presa dal web, io ho solo aggiunto i sette doni, tutt'attorno...

Spero vi possa essere d'ispirazione per i vostri bigliettini...ciao!!!


domenica 17 febbraio 2013

San Valentino2013...piccole commissioni!


Credo di poter finalmente postare le piccole commissioni x il giorno di San Valentino...i cavalieri avranno sicuramente dato gli auguri alle loro Dame e quindi... posso pubblicare i bigliettini fatti x loro!   ***

domenica 10 febbraio 2013

PERCHè "VASSILISSA?"

Da un'antica leggenda..."Vassilissa la saggia"

Vassilissa , alla ricerca del fuoco,cammina, attraversando il bosco e andando a casa della strega, ascoltando le indicazioni  della bambola che ha in tasca.La bambola di Vassilissa è l'intuito che le permette di affrontare le difficoltà...

questo blog,in particolare, è dedicato alla capacità di creare che è in ognuno di noi, caratteristica dell'intuito che se ascoltato, ci permetterà di affrontare il cammino.

Prendo spunto dalle parole della splendida scrittrice Clarissa Pinkola Estés pe spiegare l'importanza che assume per me, come per tante altre donne, la fiaba/leggenda di Vassilissa:, narrata nel suo libro "Donne che corrono coi lupi".

C'era una volta, e una volta non c'era, una giovane madre che giaceva sul letto di morte, il volto bianco come le rose di cera della sagrestia della chiesa accanto. La figlioletta e il marito sedevano in fondo al letto di legno e pregavano Dio. La madre chiamo a sé Vassillissa e la piccola dagli stivaletti rossi e dal grembiulino bianco s'inginocchiò accanto alla mamma.
"Ecco, questa bambola è per te, tesoro mio" sussurrò la mamma. E da sotto le coperte tirò fuori una bambolina che come Vassillissa indossava stivaletti rossi, grembiulino bianco, gonna nera e corsetto ricamato. "Se ti perderai o avrai bisogno di aiuto, domanda a questa bambola che fare. 
Queste furono le sue ultime parole.
[...]
Successivamente il padre  sposò una vedova che aveva due figlie.
Sebbene esse avessero modi educati e sorridessero sempre come vere signore, dietro ai loro sorrisi c'era qualcosa del roditore che il padre di Vassillissa non notava. Quando le tre donne erano sole con Vassillissa la tormentavano, la costringevano a servirle, la mandavano a tagliare la legna. La odiavano perché c'era in lei una bellezza ultraterrena
Un giorno la matrigna e le sorellastre non la sopportarono più. "Facciamo in modo che il fuoco si estingua, e poi mandiamola nella foresta dalla Baba Yaga a chiedere il fuoco. Così la Baba Yaga la ucciderà e se la mangerà". Squittirono come esseri che vivono nell'oscurità. Così quella sera, quando Vassillissa tornò da aver raccolto la legna, la casa era tutta al buio. Domandò alla matrigna: "Come faremo a cucinare? Come faremo a rischiarare le tenebre?"
"Stupida ragazza, ovviamente non abbiamo fuoco. Devi andare a cercare la Baba Yaga a chiederle un carbone per riaccendere il fuoco". "Benissimo lo farò" rispose Vassillissa, e si avviò.

Nel bosco l'oscurità si faceva sempre più fitta, e i ramoscelli che le scricchiolavano sotto i piedi la riempivano di paura. Infilò la mano nella tasca del grembiule, dove nascondeva la bambola che la mamma le aveva dato, e subito si sentì meglio. E a ogni biforcazione Vassillissa infilava la mano nella tasca e consultava la bambola, e la bambola le indicava da che parte andare.

Cammina, cammina Vassillissa arrivò alla tana della Baba Jaga...



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Vassillissa è la storia del passaggio di madre in figlia, da una generazione all'altra, del potere femminile dell'intuito. Tutti gli aspetti della storia appartengono ad un'unica psiche nel suo processo di iniziazione. L'iniziazione è messa in atto dall'esecuzione di alcuni compiti...

QUESTI SONO ALCUNI DEI COMPITI DA ESEGUIRE, NEL CAMMINO VERSO LA PROPRIA INIZIAZIONE:

 abbandonare l'ombra primitiva
 Scoprire che essere dolci, buone, carine, non renderà più lieta la vita. Esperire direttamente la propria natura oscura, gli aspetti esclusivisti, gelosi e sfruttatori dell'io. Stringere il miglior rapporto possibile con le parti peggiori di sé. Lavorare perché il vecchio io muoia e nasca un nuovo io intuitivo.
Gli aspetti oscuri della psiche sono rappresentati dalla matrigna e dalle sorellastre. In questa fase la donna è molestata dalle richieste della psiche che la esorta a compiacere qualsiasi desiderio altrui. La famigli acquisita di Vassillissa è un ganglio intrapsichico che comprime il nervo della vitalità. Neanche il padre della psiche si rende conto dell'ambiente ostile, è troppo buono. Nella storia le donne spremono tanto la forza psichica che per le loro macchinazioni il fuoco si estingue. Il fuoco che si estingue aiuta Vassillissa a sfuggire alla sottomissione, la fa entrare in una vita nuova.

 la navigazione nell'oscurità.
Avventurarsi nel luogo dell'iniziazione profonda (la foresta) e cominciare ad esperire. Imparare a sviluppare sensibilità e basarsi solo sui propri sensi interiori. Imparare la via del ritorno alla madre selvaggia. Imparare ad alimentare l'intuito. Trasferire il potere alla bambola, ovvero all'intuizione.
La bambola rappresenta la piccola forza istintuale vitale, è un pezzettino d'anima che porta tutta la conoscenza del più grande anima-io, è la voce interiore di noi donne, la voce della ragione intima. L'intuito ha artigli che squartano e inchiodano, ha occhi capaci di vedere oltre le corazze dei personaggi e orecchie per udire oltre le chiacchiere. L'io intuitivo va nutrito dandogli ascolto e seguendo il suo consiglio.

servire il non-razionale. Restare con la Dea Strega. Arrivare a riconoscere il suo (il vostro) potere. Ordinare, nutrire, creare energia e idee.
La Baba Jaga insegna sia la morte sia il rinnovamento. Insegna a Vassillissa come prendersi cura della casa psichica del femminino selvaggio. Nel racconto il bucato è il primo compito. Significa ridare elasticità a quanto si è allentato. Il rinnovamento, la rivivificazione avvengono nell'acqua. Gli indumenti rappresentano la persona, la prima visione che gli altri hanno di noi. Oppure il significato esterno, l'esibizione della padronanza.
Vassillissa ha poi il compito di scopare la capanna e il cortile. Una donna saggia tiene sgombro il suo ambiente psichico, mantenendo sgombri la testa e un posto per lavorare, e lavorando per portare a compimento le sue idee e i suoi progetti.
Cucinare per la Baba Jaga. Per cominciare bisogna accendere il fuoco, bruciare di passione, di parole, di idee, di desiderio, per qualunque cosa si ami veramente. Il fuoco va osservato, attizzato, vi va aggiunta legna. Questi sono i cicli delle donne: depurare il proprio pensiero, rinnovare i valori regolarmente; liberare la psiche dalle banalità, ramazzare l'Io; curare il fuoco creativo e cucinarvi idee sistematicamente.



Salve a tutti!

Si avvicina la festa di San Valentino e ho pensato di postare alcuni semplici lavoretti, realizzati per l'occasione!
 ciao ciaooo!
 :)







bigliettino d'auguri per San Valentino

particolare del bigliettino

segnalibro "Home Sweet Home"

bigliettino d'auguri ferma-pacchetto (fronte)

bigliettino ferma pacchetto (retro)